lunedì 24 marzo 2014

La vendita di quote Poste Italiane spa non è una soluzione, ma un problema!


Dopo i molteplici pacchetti “anti-crisi” imposti dai più svariati governi, dopo la demolizione di servizi sociali come istruzione e sanità, ora tocca a poste. Il Governo riapre il mercato alla vendita del patrimonio collettivo e approva il decreto della svendita di Poste Italiane ai privati.
I privati non si occuperanno di migliorare i servizi perché badano solo al profitto, unico loro interesse.
Sicuramente non manterranno aperti tutti gli uffici postali, la cui diffusa capillarità è uno tra i principali punti di forza di questa azienda, e opteranno per la chiusura di quegli uffici che svolgono egregiamente il loro ruolo sociale, risparmiando in questo modo sulla forza lavoro. L’occupazione non sarà garantita e dovremmo aspettarci le forti riduzioni di personale che seguono ogni privatizzazione.
Per privatizzare un servizio pubblico e svendere una grande azienda è necessario che il controllo dello Stato non ci sia.
È necessario che la gente inizi a considerare il servizio inefficace e inutile, che si faccia strada la convinzione, riproposta ad arte in ogni occasione da politici e imprenditori attraverso i mezzi di informazione, che privato “è bello”, che privato “è meglio”. A questo serve lo sfascio continuo del recapito e, in parte, anche del bancoposta, portato avanti in modo mirato ed ininterrotto da più di 10 anni. Quando la gente non avrà più fiducia in Poste italiane, quando chi difende questo bene della collettività dovrà lottare anche con la rabbia di utenti male informati, allora sarà arrivato il momento per cancellare definitivamente tutto ciò che Poste italiane offre e rappresenta.
Mai come ora sono a rischio i nostri posti di lavoro e i nostri diritti.
Ma la “partita” non è persa. Non è vero che la privatizzazione di poste sia accettata da tutti, a cominciare dai sindacati di base, dai lavoratori, da importanti economisti, da associazioni e dai cittadini/risparmiatori.
Sabato 29 marzo ore 11 presidio informativo con conferenza stampa davanti alla coop di Gavinana (Firenze)
Lunedì 7 aprile 2014 sciopero nazionale di tutti i lavoratori di Poste italiane.
PRESIDIO A FIRENZE ore 9 IN PIAZZA REPUBBLICA
CUB-poste Cobas lavoro privato settore Poste
www.cobasposte.it - cobaspostefi@gmail.com

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