La mobilitazione dei cittadini promossa dal Forum Italiano dei Movimenti
per l'Acqua per modificare il testo del cosiddetto Decreto del Fare ha
iniziato a dare i suoi frutti. La prima versione del decreto avrebbe
introdotto un vergognoso sistema di deroghe che avrebbe premiato gli
inquinatori più incalliti.
Grazie alla mobilitazione dei movimenti, alle pressioni sui
parlamentari, all'iniziativa parlamentare di diversi gruppi che hanno
compreso i gravissimi rischi per l'ambiente e all'apertura a modifiche
al testo proposto dal Ministro Orlando nelle Commissioni Parlamentari è
stato svolto un intenso lavoro per disinnescare le enormi criticità
introdotte dal Decreto del fare nella versione approvata dal Governo.
Sono stati prodotti diversi emendamenti che hanno per ora eliminato il
passaggio in cui si subordinava l'eliminazione delle fonti di
contaminazione al profitto degli inquinatori anche in presenza di
rischio sanitario conclamato. Inoltre è stato affrontato l'altro casus
belli, quello relativo ai limiti da rispettare: nella versione
governativa si richiedeva genericamente solo un'attenuazione della
contaminazione e non il rientro in precisi limiti.
Partendo da un testo così infelice che costituiva un vero e proprio
regalo agli inquinatori più audaci e spregiudicati si è giunti ad un
compromesso per ora accettabile. È doveroso per il Parlamento andare
avanti su questa strada senza colpi di coda.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua continuerà in queste ore ad
esercitare un attenta analisi dell'attività parlamentare e denuncerà
eventuali tentativi di sabotaggio alle bonifiche.
In ogni caso un eventuale esito favorevole rappresenterà solo un
salvataggio all'ultimo minuto di una situazione che avrebbe fatto cadere
in un pozzo inquinato i diritti dei cittadini ad un ambiente salubre.
È necessario che il tema delle bonifiche sia messo al centro dell'agenda
politica visto che riguarda presente e futuro di milioni di cittadini e
un'occasione per un territorio nazionale degradato che, se risanato,
potrà costituire la base per un'economia durevole. Questo sarebbe il
“fare” che i cittadini si aspettano.
Nessun commento:
Posta un commento