lunedì 27 maggio 2013

Ataf: un risultato straordinario


RIECCOCI
Con la partecipazione al voto del 61,34% dei lavoratori di Ataf Gestioni s.r.l. (684 votanti su 1115), si è ricostituita la Rappresentanza Sindacale Unitaria che, dopo le pretestuose dimissioni dei 9 delegati di CGIL-CISL-UIL-FAISA, era stata fatta decadere al fine di escluderci dalle trattative nonostante la nostra rappresentatività con 200 iscritti.
Una rappresentanza sindacale unitaria composta da soli delegati Cobas (12 delegati con 508 voti di lista) e delegati Sul (3 delegati con 134 voti di lista) in quanto le altre OOSS hanno disertato le elezioni.
I lavoratori che ormai da anni apprezzano di noi l'operato e la trasparenza, hanno di fatto sconfessato con questo voto, il comportamento dei “sindacati di mestiere”.
La loro inutile ricerca di modi per delegittimare queste votazioni è iniziato con il rifiuto di presentare le proprie liste sperando nel non raggiungimento del quorum (50%+1), per poi proseguire con inviti (telefonici, sms e volantini) a disertare le urne.
I lavoratori, dopo la cappa di silenzio scesa durante la nostra “cacciata” dalle trattative, hanno compreso quanto sia fondamentale conoscere, sapere, informarsi e partecipare, per capire quale futuro ci aspetta e tentare di intralciare un destino che già sembra segnato.
Il tentativo vano, durato solo tre mesi, di impedirci di essere presenti al momento delle trattative più importanti, che stavolta, preannunciano la fine di ATAF e il conseguente spacchettamento dei settori produttivi, non ha tenuto conto della volontà dei nostri colleghi di lavoro, che fin dalle inspiegabili dimissioni hanno compreso da che parte stare, riconoscendoci il diritto-dovere di rappresentarli.
La nostra presenza nelle trattative potrà anche non essere ritenuta indispensabile, ma crediamo che lavorare non significhi solo ricevere uno stipendio bensì dare un senso al lavoro che facciamo, pretendendo dignità e rispetto.
Un grazie a tutti i 684 lavoratori che con il loro voto hanno manifestato fiducia nei nostri confronti.
Firenze 24/05/2013

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