Anche quest' anno i Cobas
Empoli-Valdelsa saranno al corteo del primo maggio Empolese.
Caratterizzeremo l'appuntamento di quest'anno contro un governo di
tecnocrati e banchieri, che ha reintrodotto l' ICI per la prima
casa (IMU), ha aumentato la tassa sui carburanti e l' IVA, le
tariffe ferroviarie, elettriche e del gas, ha introdotto i ticket
sanitari e tagliato i servizi pubblici e sociali. Un governo,
sostenuto da PD e PDL, che intende ridurre ai minimi termini la
cassa integrazione, abolendo quella in deroga e quella
straordinaria, togliere l' indennità di mobilità sostituendola con
una indennità di disoccupazione che dal 2016-17 durerà 12 mesi per
i licenziati sotto i 55 anni e 18 per quelli sopra e prospettare
la pensione solo alla soglia dei 70 anni di età!
Riforme che investono un paese già
devastato: sei milioni di disoccupati o cassa-integrati, 350 mila
cosiddetti “esodati”, senza salario e senza pensione , suicidi che
diventano una costante quotidiana.
Non ancora paghi di questo vero e
proprio massacro sociale, il governo dei tecnocrati decide
l'attacco finale ai salari e ai diritti attraverso lo
smantellamento dell'art.18. Alla riforma del lavoro è affidato
infatti il compito di indebolire ulteriormente i lavoratori,
rendendo tutti un po' più precari e ricattabili. Accontentarsi,
come fa la CGIL, delle piccole modifiche apportate al
licenziamento per cause oggettive, appare soltanto il tentativo di
non disturbare eccessivamente l'azione del Pd di appoggio al
Governo, paradosso evidenziato maggiormente dalla rassicurazione
che lo stesso Monti ha offerto a Confindustria: “il reintegro sarà
riferito a fattispecie estreme ed improbabili” . Oggi questa
Italia modellata dai tecnocrati sta diventando il laboratorio
ideale per le nuove tecniche di dominazione sociale. La
subordinazione al lavoro sembra essere l'unico presupposto per
un'esistenza felice. Il vero “default” di questo paese è quello
che sta investendo noi lavoratori flessibili e generazioni
precarie.
Di fronte a queste politiche
irresponsabili e recessive, dobbiamo cominciare a prenderci ciò
che ci viene negato: diritti, reddito, dignità. Dobbiamo
pretendere una redistribuzione generale della ricchezza,
estendendo diritti e tutele. Ripensare cosa produrre, lavorare
meno per lavorare TUTTI a parità di condizioni. Rivendicare la
continuità del reddito al di là del tempo di lavoro fornito.
Il debito lo paghi chi lo ha generato
e chi ci specula: padroni, banche e speculatori.
L' appuntamento per il nostro spezzone è alle ore 9 in Piazza Don Minzoni a Empoli.
Cobas Empoli-Valdelsa
L' appuntamento per il nostro spezzone è alle ore 9 in Piazza Don Minzoni a Empoli.
Cobas Empoli-Valdelsa
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