domenica 11 settembre 2011

Tentato sgombero ass. melograno

Comunicato stampa - appello

Come risulta dal comunicato dell’Associazione Culturale Melograno allegato a questo appello,

il sei settembre, giorno dello sciopero generale, il sindaco Renzi ordinava provocatoriamente alla sua Giunta e ai dirigenti del Comune di rimanere chiusi nel bunker del palazzo, in spregio di una città che come tutto il paese è scesa in piazza contro manovre denominate finanziarie, ma che in realtà sono una vera e propria espropriazione di diritti, di dignità e di democrazia, oltre a costituire un drammatico impoverimento per i ceti popolari.

Ma è giusto che tutti sappiano che la provocazione non è finita qui: in quello stesso giorno, funzionari della Direzione Patrimonio Immobiliare e agenti dalla P.M. accompagnati persino da dei muratori, irrompevano nella sede dell’associazione culturale di volontariato Melograno, informando i presenti circa l’intento, non riuscito, di dare immediata esecuzione allo sfratto, sgomberando i locali di proprietà del Comune dati regolarmente in concessione all’associazione da oltre due anni.

Una città in cui gli abusi edilizi compiuti da speculatori di ogni risma sono una norma, una città le cui amministrazioni vecchie e nuove sono consociate con imprese immobiliari delinquenziali già condannate, vedi le vicende Quadra, Sottopasso della Fortezza o tante altre tuttora sui tavoli della Magistratura.

Un’Amministrazione che non soltanto tollera la diffusa illegalità dei poteri forti nell’ambito dell’urbanistica e dell’edilizia, ma che svende il proprio patrimonio immobiliare pubblico ai privati incrementando la speculazione, gli affitti in nero, il sistema di rapina degli immobiliaristi. Un’Amministrazione che autorizza lo sventramento della città con la TAV, ma la cui unica risposta alle emergenze sociali a partire da quella abitativa, sono l’esecuzione degli sfratti e gli sgomberi.

Quest’Amministrazione votata al mantra della “tolleranza zero”, conferma una volta di più di saper essere “debole con i forti e forte con i deboli”.

Tolleranza zero per presunti abusi edilizi (si parla di un soppalco) ai danni di un’associazione culturale di volontariato che si occupa del sostegno alla parte più debole della società afflitta dalle più diverse forme di emarginazione sociale e culturale.

Tolleranza zero nei confronti di un’associazione indipendente che aveva ricevuto in concessione locali fatiscenti e degradati e che li ha resi agibili a proprie spese, attuandovi numerose iniziative sociali e culturali.

Lo sgombero che, secondo i funzionari del comune sarà eseguito a breve dalla forza pubblica, oltre ad azzerare i progetti dell’associazione, lascerebbe in mezzo alla strada diverse persone socialmente deboli e per le quali l’AC non ha proposto nessuna alternativa.

Un altro pezzo di cultura solidale, un esempio di integrazione sociale e accoglienza autogestita, un altro “bene comune” spazzato via dalla cultura del profitto, della forza e della repressione.

Ci rivolgiamo a tutti coloro che non sono più disponibili al silenzio davanti alle ingiustizie piccole e grandi ad unirsi a quest’appello: istituzioni, associazioni, movimenti, comitati, singoli cittadini indignati, affinché l’Amministrazione desista da questa ulteriore prova d’insensibilità sociale e indirizzi efficienza e zelo amministrativo verso la vera grande illegalità civile e sociale, quella del profitto che genera povertà, ingiustizia, e discriminazione.

Cobas Comune di Firenze

Info per contattare l’associazione ed unirsi all’appello: www.melograno513.altervista.org

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