lunedì 13 settembre 2010

ROTTAMATO IL CONTRATTO NAZIONALE!

Il 7 settembre Federmeccanica, che è l’associazione degli industriali metalmeccanici, ha deciso di rottamare il contratto nazionale, quello firmato da Fim/Cisl, Fiom/Cgil e Uilm/Uil e valido dall’1/1/2008 al 31/12/2011. L’obiettivo di questa nefasta compagnia di padroni è di utilizzare al suo posto il contratto nazionale firmato nel frattempo con Cisl, Uil e Ugl (senza la Cgil) in vigore dall’1/1/2010 al 31/12/2012.

Questa decisione serve a Federmeccanica per peggiorare pesantemente azienda per azienda le condizioni lavorative, l’organizzazione dei turni, la durata delle pause, le politiche salariali, l’orario di lavoro, il ricorso agli straordinari, la durata del riposo personale tra la fine di un turno e l’inizio del successivo, l’esercizio del diritto di sciopero, il trattamento economico dei periodi di malattia.

Il tutto, con lo spettro del licenziamento per chi ha intenzione di non subire queste iniquità.


Iniquità che il contratto 2008-2011 non permette e che invece permette quello 2010-2012, perché prevede che in azienda possano essere praticate deroghe, cioè cancellazioni, di quanto è fissato nel contratto nazionale.

Iniquità, che sono le stesse che a giugno e luglio la Fiat di Marchionne ha deciso di imporre nei suoi stabilimenti, a partire da quello di Pomigliano. Così, è servito chi ha fatto finta che l’assalto padronale riguardasse solo gli operai di quella fabbrica e che altrove si potesse dormire su due guanciali!!!


La rottamazione decisa da Federmeccanica è però totalmente illegittima: questo è vero sia che la si voglia chiamare recesso, cioè scioglimento unilaterale del contratto (non previsto dal codice civile per il caso in questione), sia che la si voglia chiamare disdetta (il contratto disdettato, infatti, prevede che resti in vigore finché TUTTI I SOGGETTI che l’hanno firmato -cioè Cgil, Cisl, Uil e Federmeccanica- non ne abbiano firmato uno nuovo). Ma il rispetto delle regole contrattuali e di legge noi sappiamo bene quanto importi a Marchionne, Federmeccanica, Cisl, Uil e Ugl!!!

Così, anche se sarà giusto ricorrere al giudice del lavoro, solo la lotta operaia potrà scombussolare i piani di questa congrega del malaffare sindacale.

Ciò permette di affermare che le 4 ore di sciopero programmate dalla Fiom/Cgil da qui al 15 ottobre rischiano di essere più una decisione dovuta e di cui non si poteva fare a meno, che non la risposta davvero adeguata a resistere in modo vincente a quest’attacco padronale senza precedenti.

Per questo il Cobas, mentre ha deciso di partecipare attivamente a queste 4 ore di sciopero, sta valutando, insieme agli altri sindacati di base, di dar vita a iniziative che siano più efficaci e all’altezza della situazione.


COBAS lavoro privato

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