martedì 30 giugno 2009

Alcune note sulla tragedia di Viareggio

Tragedia a Viareggio, le reazioni. I delegati ferrovieri delle RSA di Viareggio "Si pensa solo all’Alta Velocità "

VIAREGGIO - Avevano già segnalato molte volte i rischi connessi al cattivo funzionamento dei carrelli. L'assemblea nazionale dei ferrovieri esprime profondo cordoglio per le vittime e invita le autorità a non sottovalutare le segnalazioni di pericolo. Dure le critiche alla dirigenza delle Ferrovie dello Stato. In una nota i ferrovieri fanno sapere che "il trasporto ferroviario è¨ un servizio complesso in cui anche il più piccolo incidente o guasto, può determinare immani tragedie e come tale va analizzato e preso, sempre, nella massima considerazione. Rinnoviamo la più ferma critica al
gruppo dirigente delle Ferrovie che ha dirottato risorse e tecnologia sul servizio 'luccicante' dell' alta velocità lasciando che il resto del servizio ferroviario, in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza". I delegati dell'RSI aggiungono che "La rottura di un asse di un carrello del vagone merci è¨ un incidente tipico che non è stato mai tenuto nella giusta considerazione nonostante l'elevatissimo rischio connesso. Esso si è ripetuto innumerevoli volte, sempre fortunatamente con conseguenze meno gravi, da ultimo nei giorni scorsi sempre in Toscana, a Pisa S.Rossore ed a Prato".

Viareggio. Un’altra strage, lo stesso colpevole : il mercato. Nota di Marco Bersani, Attac Italia.

17 morti, 15 feriti gravi, 300 sfollati : non è un bollettino di guerra, ma una giornata alla stazione di Viareggio, dove un treno merci deraglia in seguito ad un cedimento strutturale e provoca l’esplosione del carico di GPL contenuto nella cisterna che trasportava.

Un incidente? Una tragedia?

Un crimine.

I cui colpevoli sono quelli che da anni –destra e sinistra pari sono- stanno perseguendo la privatizzazione del trasporto ferroviario, destinando tutti i fondi alla redditizia Alta Velocità e trascurando manutenzione ed ammodernamento dei trasporti di merci e passeggeri pendolari.

I cui colpevoli sono quelli che da anni –destra e sinistra pari sono- stanno perseguendo un modello energetico e produttivo basato sulla mercificazione del bene comune energia e sull’indifferenza alla messa in sicurezza dei territori e delle popolazioni.

Non basteranno a spegnere l’incendio le lacrime di coccodrillo del Presidente della Repubblica, del Premier distratto dalle sue utilizzazioni quotidiane, del podestà Bertolaso, dell’amministratore FS Moretti.

Occorre una nuova ribellione sociale, per un altro modello energetico , per un altro trasporto pubblico, per un’altra società.

Dove non si muoia come in guerra, di lunedì, a Viareggio.

Marco Bersani

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