lunedì 14 gennaio 2008

RINNOVI VERI SALARI EUROPEI

PIU’ SALARIO - MENO ORARIO

PIU’ DIRITTI - MENO PRECARIETA’

PIU’ SICUREZZA - MENO STRAORDINARI !



Il 2007 si è chiuso con un terrificante incremento dei prezzi su base annua: +12,3% il pane, +8,4 la pasta, +7,6 il latte, +4,8 la frutta, +7,3 il pollame, +5,7 uova e formaggi, +13 il combustibile da riscaldamento, +11,6 la benzina, +15,4 il gasolio; mentre sono diminuiti i consumi anche dei generi di prima necessità: -7% il pane, -2,2 il latte fresco, -8,4 il vino, -2,6 la frutta, -2,8 la verdura, -4% la carne bovina, -4,6 la carne suina.

Nel 2007 i debiti delle famiglie italiane con le banche sono aumentati dell’8,45% e si moltiplicano le insolvenze per chi ha contratto mutui per l’acquisto della prima casa. Il 16% degli italiani è sotto la soglia di povertà; la miseria è diffusa soprattutto nel Mezzogiorno, ma anche nel nord..

Dal 2002 al 2006 LE RETRIBUZIONI DA LAVORO DIPENDENTE HANNO PERSO 2.000 EURO in potere d’acquisto: se la produttività è cresciuta tra il 1993 e il 2006 del 16,7%, il 14,5% è andato alle imprese e solo il 2,2% ai lavoratori. Il salario orario medio italiano è di 11,05 euro contro una media europea di 12,32; la media settimanale dell’orario di lavoro è di 38,5 ore in Italia rispetto ad una media UE di 37,3.

Oggi il governo, la Confindustria, Cgil-Cisl-Uil si accorgono che i nostri salari sono troppo bassi e offrono la loro ricetta per aumentarli. Il ragionamento di Montezemolo è il solito: più salario in cambio di più produttività. Il segretario della Cisl, Bonanni, dice che bisogna lavorare di più per essere pagati di più. Governo e Cgil-Cisl-Uil hanno aperto una trattativa centralizzata che propone di diminuire il carico fiscale per far crescere i salari.

Ancora una volta i padroni cercano d’incassare il più possibile. Dopo due finanziarie in cui hanno avuto il taglio del cuneo fiscale (mentre i lavoratori non hanno visto un euro), il taglio dell’Ires e dell’Irap; dopo il protocollo del 23 luglio con cui hanno ottenuto la conferma della legge 30 e la decontribuzione sugli straordinari, ora vogliono scaricare sulla fiscalità generale (quindi sulla collettività) un po’ di briciole di aumenti.

IL LORO MODELLO DI LAVORO È QUELLO MACABRO DELLA TYSSENKRUPP: LAVORARE DI PIÙ, GUADAGNARE DI PIÙ, MORIRE DI PIÙ

E’ giusto chiedere la restituzione del fiscal drag, l’aumento delle detrazioni insieme all’incremento della tassazione sulle rendite finanziarie ed a una seria lotta all’evasione fiscale, ma tocca ai padroni tirare fuori i soldi per gli aumenti salariali che ci spettano: e i calcoli ci dicono che l’aumento contrattuale deve essere di 250 euro.


Il

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