martedì 7 luglio 2009

CONTESTARE IL G8 NON E’ REATO, LIBERI TUTTI !

E TRE! Nel volgere di 2 settimane ben tre operazioni questurine, tutte rivolte a criminalizzare chi denuncia e contesta questo sistema iniquo, corrotto e dannoso che ha prodotto una crisi devastante, che gli sciacalli del G8 riuniti da l’8 al 10 luglio a L’Aquila intendono far pagare a tutti i disgraziati della terra .

Oggi è toccato ai giovani compagni studenti che a Torino il 18-19 maggio durante il G8 Università , hanno saputo ridicolizzare e dare filo da torcere all’apparato poliziesco che sosteneva il codazzo di baroni universitari e ministri saccenti.
La vendetta di stato è scattata alla vigilia del G8 , colpendo con ben 21 arresti compagni/e di Torino, Bologna, Padova, Napoli, Reggio Calabria, a cui va la solidarietà e l’impegno della Confederazione Cobas per l ‘immediata e incondizionata liberazione.

72 ore prima era toccato agli anarchici, sottoposti a decine di perquisizioni in tutta Italia e a due arresti, con l’accusa di attentare alla vigilia del G8 “alla sicurezza dei trasporti” (come se Viareggio e lo stillicidio di morti del lavoro, non bastasse di per se!!).

2 settimane fa ancora sei arresti, dateci a bere da magistrati/segugi/media come “ricostituenti le br” , una incredibile “ banda” composta per lo più da pensionati, assiemata in tutta fretta dagli inquirenti solo per gravare in chiave allarmistico-preventiva sulle iniziative antiG8.

Visto l’uso privatistico e dispotico delle istituzioni che ne fanno i poteri dello stato, visto il cinico sequestro dei terremotati aquilani sfruttati per celebrare il G8 con lo scenario delle rovine, non ci meravigliamo che da qui in poi - quando in ogni parte d’Italia, soprattutto a Roma e L’Aquila, ci saranno diffuse proteste anti G8 che culmineranno con la marcia del 10 luglio a L’Aquila – il debordante apparato di sicurezza voglia mettere in atto altre sfide e rappresaglie.
Non ci tireremo indietro! Più ne fanno, più danno ragione a quanto sostiene il movimento altermondialista (“no global”), e noi tra loro, in merito a rendere possibile e praticabile il cambiamento radicale di questo affaristico-spietato-selettivo modello di società.

Intanto manteniamo fermo – come abbiamo fatto durante quello spreco inutile e vanesio che sono stati i G8 tematici – il diritto/dovere di contestare il G8 il 10 luglio a L’Aquila, così come ci adopereremo in ogni sede per smontare le provocazioni giudiziario-poliziesche e per liberare al più presto gli arrestati.

Roma 6 luglio 2009 Confederazione Cobas

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